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Hello, Bye, Goodbye: i diversi modi per dire


Ecco alcune regole generali di quando si è a Londra, o più in generale, si saluta qualcuno di lingua inglese.


Se nella nostra lingua è molto facile salutare in modo informale usando un bel “Ciao”,  sia per iniziare sia per terminare una conversazione, in inglese occorre invece fare attenzione, in quanto esistono determinati saluti di apertura e altri, diversi, di chiusura.

 

Se si vuole iniziare una conversazione, o semplicemente salutare qualcuno, non è appropriato usare il termine "Goodbye", poiché il vostro interlocutore non capirà che cosa vi ha fatto di così male da essere liquidato con la forma equivalente al nostro “Arrivederci” o “Addio”, già all’inizio della conversazione.

 

 Al contrario, se la conversazione è già avvenuta e si è in procinto di salutarsi, non è consono utilizzare il termine “Hello”, in quanto si rischierà di far tornare indietro il vostro interlocutore, spaesato da un saluto che si usa invece all’inizio di una conversazione.

 

"Hello" e "Goodbye" sono i saluti più conosciuti, ma nel mondo anglosassone i modi per salutare sono molti, diversi e seguono regole ben precise.

 

Tra i tanti, ricordiamo "Good morning", "Good afternoon" e "Good evening", spesso seguiti da  Sir/Madam, oppure Mr/Mrs e So and So, e "Bye" e "Goodbye" se si vuole essere più informali, sia nel momento dell'incontro che nella fase di separazione.

 

Per una conversazione più colloquiale, invece, ognuno di noi può utilizzare espressioni diverse e spesso variopinte.

La lingua inglese permette infatti di sbizzarrirsi molto, solo se, ovviamente, si tratta di una
conversazione più amichevole.

 

Ad inizio conversazione, oltre al classico "Hi" possiamo utilizzare saluti come "Hey", "Right then" e " Yo!".

Al momento del commiato, invece, si possono sentire molto spesso espressioni classiche come
"See you (later)" oppure espressioni più colorite, quali "Catch you later", tradotto letteralmente in italiano con “Ci prendiamo dopo” o addirittura "Smell you later", che in italiano si traduce letteralmente con “Ti odoro dopo”.

 

Si tratta di espressioni particolari, che effettivamente in italiano possono avere poco senso in un contesto del genere, ma che in inglese non hanno niente di ambiguo.

 

Peraltro, al saluto iniziale seguono molto spesso frasi ed espressioni come "How’re you", "How’s things" e "How’s it going", le quali hanno tutte più o meno lo stesso significato, ovvero “Come va?”.

 

Che modo gentile di prendersi cura dell’altra persona, penserete voi, se in italiano siamo abituati soltanto al massimo a un “Ciao” detto di corsa e magari con il musone perché siamo impegnati a riflettere su quanto “In Italia la situazione sia tragica”.

Se in italiano siamo spesso abituati a salutare al massimo con un "Ciao", nei paesi anglosassoni vi è l'abitudine di aggiungere sempre "How’re you?", anche se di fatto si tratta di un saluto veloce. 

Se volete, e se la persona non è già troppo distante, perché si sa, nei paesi anglosassoni capitalisti il tempo è denaro, potete provare a rispondere che va tutto bene con l'espressione “I’m fine, thanks. And you?” sperando che l’utente abbia un udito talmente fino da sentirvi anche a distanza! 

 

 

Fonte: Genova.erasuperba.it

Notizia pubblicata in data : 20 Luglio 2017