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La Brexit e le conseguenze per chi vuole vivere o visitare la Gran Bretagna


Cosa c'e' da sapere e quali sono le tempistiche da conoscere per i visitatori che si recano in Gran Bretagna.


 
 
La Brexit ha avuto ufficialmente inizio: tanto contestata così come tanto voluta dai cittadini britannici che, tramite il referendum del 23 Giugno del 2016 hanno espresso la volontà di tornare ad essere indipendenti.
 
 
Il processo di Brexit ha posto fine alla partecipazione del Regno Britannico a quello dell’Unione Europea a partire dalla mezzanotte del 31 Dicembre 2020.
 
 
Ma cosa cambierà per i visitatori e lavoratori stranieri che dovranno entrare o continuare a vivere in Gran Bretagna e Irlanda del Nord?
È facile intuire come la Brexit porti la fine della libera circolazione di Cittadini dell’Unione Europea verso il Regno Unito.
Chi ha già vissuto e vorrà rientrare in Gran Bretagna dovrà fare domanda all’EU Settlement Status Scheme se intende continuare a vivere nel Regno Unito.
 
Chi invece vuole fare domanda di risiedere nel Regno Unito dopo il 1° gennaio 2021 dovrà consultare le leggi di Immigrazione che prevedono un sistema a punti per la richiesta del visto lavorativo (il sistema a punti valuta il possesso di un contratto di lavoro, la conoscenza della lingua, il livello di istruzione e di retribuzione del lavoro).
 
 
Cambieranno condizioni commerciali, finanziarie, turistiche e non solo.
 
 
 
 
 
Possiamo dire che, anche dal punto di vista turistico, la situazione al momento è quella di un periodo di transizione che prevede una maggiore libertà d’accesso in Gran Bretagna e delle procedure che piano piano verranno introdotte nel sistema frontaliero.
 
 
 
I cittadini UE, EEA e Svizzeri, possono fare accesso per motivi turistici o per brevi viaggi nel Regno Unito senza aver bisogno del visto.
Fino ad ottobre 2021 sarà possibile presentare all’imbarco la carta d’identità nazionale.
 
 
Dopo quel termine potrà continuare a presentarla solo chi ha ottenuto un permesso “Settled”, un permesso di lavoro frontaliero o siano visitatori cosiddetti “S2 Healthcare”; anch’essi però avranno un termine cioè quello del 31 dicembre 2025, dopo di che andrà richiesto un visto o presentato il passaporto.
 
 
È possibile viaggiare per fini turistici nel Regno Unito anche in questo periodo di pandemia (le frontiere vengono ovviamente aperte e chiuse all’occorrenza, ma ci sono delle fasce temporali che permettono il movimento di persone).
 
 
 
 
 
 
 
 
Per potersi garantire il passaggio sarebbe bene (per evitare disguidi presentando la carta di identità nazionale) munirsi di passaporto valido per tutta la durata del soggiorno nel Regno Unito.
 
Il limite del 2025 è relativo al periodo di transizione durante il quale saranno introdotti dei cambiamenti.
 
Uno tra questi è l’introduzione di un Programma Elettronico di Viaggio (ETA) che garantirà a chi parte di avere un piano di viaggio approvato e verificabile in maniera veloce.
 
 
 
Tra Brexit e Corona Virus non sempre è facile restare al passo con gli ultimi accorgimenti governativi con restrizioni di mobilità delle persone. Per cui, prima di partire, consulta sempre il sito web ufficiale del governo Britannico in modo da restare aggiornato con gli ultimi aggiornamenti.
 
 
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Notizia pubblicata in data : 28 Gennaio 2021